LOOKING 4 MYSELF

Mostra Fotografica collettiva di VenetoFotografia 2024

12.01.2024 – 28.01.2024
Palazzo dei Trecento, Treviso
Direttore Artistico – Christian Mattarollo

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Percorsi introspettivi di ricerca autoriale e fotografia

«Looking 4 Myself» è un progetto artistico di ricerca autoriale che propone un percorso introspettivo tramite la fotografia, scavando nella propria interiorità e nel proprio passato. Il verbo «to look», nella lingua inglese, significa «guardare, sembrare, apparire» mentre «to look for» equivale a «cercare »; è interessante notare come aggiungendo la particella “for”, la medesima radice verbale sembri amplificare il proprio senso e l’atto stesso del vedere si riveli come l’atto di indagare qualcosa, mostrando una straordinaria affinità tra osservazione e ricerca. L’origine di questo progetto non deriva dalla psicologia, come potrebbe suggerire il titolo, ma è desunto dallo studio della storia della fotografia. Approfondendo criticamente la formazione e l’opera dei grandi maestri, è infatti possibile ravvisare come molti di questi protagonisti abbiano forgiato il proprio linguaggio autoriale, che tanto li ha resi celebri e riconoscibili, partendo (coscientemente o meno) da eventi rilevanti personali come traumi del passato, ferite affettive, inquiete ossessioni, profondi desideri poi plasmati in una loro specifica ricerca. Per intraprendere questa indagine, sono stati proposti 4 (“four”) possibili “scavi” nella memoria personale, intesi come temi protesi alla stimolazione del ricordo:

1. L’ AUTORITRATTO “INTERIORE”: L’autoritratto si rivela come una delle prime forme di autoanalisi; dal mito di Narciso, passando per la storia della pittura fino a quando diventa ulteriore forma espressiva attraverso la fotografia; viene proposto in questo primo percorso come pretesto d’indagine per esplorare la propria identità, interiorità e stato d’animo, non soffermandosi alla mera rappresentazione esteriore.

2. I RICORDI DELLA MIA INFANZIA: La nostra personalità è fortemente legata alle vicissitudini del nostro passato, in particolare all’infanzia, fase fondamentale per la formazione dell’individuo. Questo secondo percorso propone uno scavo nella propria memoria personale tramite un racconto per immagini (evitando di cadere nello stereotipo del tradizionale album di famiglia), rielaborando tramite metafore, associazioni e rivisitazioni, i ricordi che hanno lasciato un segno indelebile.

3. LE MIE OSSESSIONI: Ciascun individuo presenta delle ossessioni, palesi o celate, intese come pensieri ricorrenti e persistenti accompagnati da molteplici stati emotivi. Nell’ambito fotografico si possono manifestare come fascinazioni impulsive, ricorrenze di temi o elementi visivi che si ripetono continuamente, in maniera consapevole o meno, in svariate immagini, rivelandosi attrazioni seduttive. Il terzo percorso propone di costruire una narrazione esaminando le proprie fissazioni, per acquisire una maggiore autoconsapevolezza e una più profonda autoconoscenza.

4. FERITE E GIOIE DEL MIO PASSATO: Ognuno di noi porta dentro di sé, ferite e gioie, ricordi di momenti negativi e positivi che hanno contribuito a plasmare la personalità odierna. Il quarto e ultimo percorso propone di analizzare quali esperienze significative abbiano lasciato un forte segno, influenzando la costruzione del proprio essere e la propria visione del mondo.

25 Autori, 25 Storie

Ben 25 autori hanno deciso di mettersi in gioco compiendo un viaggio nel loro passato e nella propria interiorità, scegliendo e sviluppando uno dei 4 percorsi, nell’arco di un anno; i risultati finali rivelano, in più occasioni, come il tema inizialmente prescelto abbia anche subito delle deviazioni e contaminazioni con le altre argomentazioni, nel tentativo di giungere ad un’eloquente sintesi narrativa autoriale. Ai partecipanti è stato inoltre chiesto di studiare il layout espositivo, esortati ad inserire eventuali innesti polimaterici e personalizzazioni mirate a valorizzare il contenuto del proprio progetto, inteso come libero atto creativo ed espressivo. Il lavoro autoriale “Looking 4 Myself” vuole essere un punto di partenza per un percorso di ricerca più ampio, da portare avanti nel lungo periodo; un invito ad esplorare nuovi campi d’investigazione e d’interrogazione, spostandosi dalla propria comfort zone, impegnandosi nell’indagine del proprio passato e della propria interiorità, per conoscersi, ri-conoscersi… cercando se stessi.


2. MY CHILDHOOD MEMORIES: Our personality is strongly linked to the events of our past, and in particular to childhood, which is a crucial period in shaping who we are as individuals. This second path proposes an excavation of one’s personal memory through an image-based narrative (avoiding the stereotype of the traditional family album), where memories that have left an indelible mark are processed through metaphors, associations, and new interpretations.

3. MY OBSESSIONS: Everyone has obsessions, whether overt or covert, which appear as recurrent and persistent thoughts accompanied by multiple emotional states. In the field of photography, they can appear as impulsive fascinations, recurring themes or visual elements that are constantly repeated – consciously or unconsciously – in various images, revealing seductive attractions. The third path seeks to create a narrative by examining our own fixations, in order to acquire deeper self-awareness and self-knowledge.

4. WOUNDS AND JOYS FROM MY PAST: Each of us carries within us wounds and joys, memories of both negative and positive moments that have helped to shape our current personality. The fourth and final path wants to analyse which significant experiences have left a strong mark, influencing our self-construction and our view of the world.

An impressive 25 authors have decided to take part in the project by embarking on a journey into their past and their inner selves, choosing and developing one of the four paths over the course of a year. The final results reveal, on several occasions, how the theme initially chosen by the authors was also subject to deviation and contamination by other arguments, in an attempt to arrive at an eloquent narrative synthesis. Participants were also asked to design the exhibition layout and were encouraged to include possible multi-material grafts and customisations to enhance the content of their project; seen as an act of creative and expressive freedom. “Looking 4 Myself” aims to be a starting point for a broader research path, to be pursued in the long term. It is a call to explore new fields of investigation and questioning, to step out of our comfort zone, to commit ourselves to exploring our past and our inner selves, in order to know ourselves, to re-discover ourselves… by looking for ourselves.