Fabio Zardetto
I confini sono qualcosa di rigido, di fisico: si è qui o dall’altra parte. Anche il tempo ha un confine, per ogni istante c’è un prima e un dopo; ma nella nostra memoria, meravigliosamente, tutto si comprime e si dilata, si inverte e si sovrappone. E restiamo estasiati nello scoprire che ciò che pensavamo perduto è ritrovato, che ciò che appare realtà forse è il ritorno del passato, nell’emozionarci per frammenti di vita vissuta di chi ci ha preceduto e nell’intuire che forse è tutto un grande sogno.