Maria Novello
Il bisogno di ammodernare le infrastrutture delle nostre città, le esigenze sempre più stringenti in termini di mobilità e la necessità di rendere le città più “abitabili”, soprattutto nelle aree periferiche più degradate, hanno messo in primo piano l’esigenza di un nuovo modo di intendere e concepire l’area urbana.
A tutte queste istanze negli ultimi tempi si è cercato di dare risposta con il concetto di rigenerazione urbana, intendendo quell’insieme di azioni volte al recupero e alla riqualificazione di uno spazio urbano.
Il processo di rigenerazione avviene tramite interventi di recupero a livello di infrastrutture e servizi, limitando il consumo di territorio a tutela della sostenibilità ambientale. Permette inoltre alla comunità di riappropriarsi e di rivivere nuovamente gli spazi rigenerati, con evidenti miglioramenti nella qualità della vita e nella sfera sociale, economica e ambientale. Contribuisce a rendere le città sostenibili e più a misura d’uomo, contrastando il frenetico ed indiscriminato ricorso al consumo di suolo edificabile. Per questo motivo, architetti, ingegneri e progettisti hanno rivisto le loro priorità privilegiando una maggiore razionalità nella costruzione e favorendo azioni di recupero urbane, incentivando l’uso di materiali eco-compatibili.
Nell’ultimo decennio la rigenerazione urbana ha fatto passi in avanti affermandosi come occasione per promuovere politiche di partecipazione sociale, favorendo l’occupazione e l’imprenditoria locale. E con l’occasione dare alle città non solo un aspetto nuovo, attraverso un rilancio dell’immagine territoriale, ma anche un motivo di sviluppo dal punto di vista culturale, economico-sociale, pure di tipo associativo e chiaramente con attenzione agli aspetti ambientali.
La rigenerazione urbana sta trovando un importante spazio nella legislazione nazionale e regionale. A livello centrale, il D.L. 18 aprile 2019, n. 32, meglio noto come decreto Sblocca cantieri ha posto come obiettivo del Governo una riduzione del consumo di suolo a favore della rigenerazione del patrimonio edilizio esistente incentivandone la razionalizzazione, promuovendo e agevolando la riqualificazione di aree urbane degradate. In tempi più recenti, con la nuova Legge di Bilancio 2020 sono stati assegnati ai comuni fondi destinati a progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
Le fotografie riguardano il sito dell’ex Ospedale Geriatrico di Padova, divenuto ora prestigiosa e stupenda sede dell’Università di Padova e l’ex Jutificio di Piazzola sul Brenta (PD) divenuto una parte importante del cuore pulsante del comune di Piazzola sul Brenta.
Due siti che pur rimanendo entro i confini originali (industriale e assistenziale) hanno oggi un aspetto, fruibilità ed utilità sociale completamente diversa dalla loro origine.