Marcello Pezzé
L’ uomo per lasciare il proprio mezzo di trasporto ha creato degli spazi claustrofobici, che sembrano quasi delle “carceri” al loro ingresso. Celano invece spazi desolati con tracce di passaggio umano; si prova desolazione e si cerca allora, volentieri, un’uscita. Ma le indicazioni sono troppe ed assordanti, non c’è via di fuga. Solo un abisso e un muro che sembra trasudare. Il “creato umano” non è fatto per l’uomo e in esso non si trova alcuna via di uscita, forse in contrasto con l’Altro Creato?